domenica 1 settembre 2013

Siria: Obama, pronto ad attacco ma chiedero' l'ok del Congresso

domenica 1 settembre 2013


(AGI) - Washington, 31 ago. - Correzione di rotta di Obama sulla Siria. Il presidente ha annunciato che contrariamente a quanto fatto trapelare in precedenza chiedera' al Congresso il via libera per l'attacco contro la Siria. Congresso dove le voci contrarie ad un intervento armato stanno crescendo. Siria: 3 settimane per analizzare le prove raccolte dall'Onu su uso gas Per Obama si tratta di un netto cambio di posizione visto che la legge Usa (la "Wars Power Act" del 1973) in realta' non lo obbliga a chiedere il via libera del Congresso. Il presidente e' tenuto solo a notificare a Camera e Senato entro 48 ore l'inizio di un'operazione militare e deve chiedere un voto solo se l'intervento dovesse prolungarsi oltre 60 giorni. Cameron: "comprendo e appoggio la decisione di Obama" Obama, con al fianco il vicepresidente Joe Biden, ha spiegato che ritiene di aver il potere di ordinare l'attacco senza il via libera di Camera e Senato ma ha deciso di sentire lo stesso il parere dei rappresentati eletti dal popolo americano e per questo vuole che si apra un dibattito al Congresso. Se non sara' richiamato prima della fine della pausa estiva cio' significa che l'attacco potrebbe slittare a dopo il 9 settembre, data prevista da tempo per la ripresa dell'attivita'. Siria: Hollande, rispettiamo i tempi di intervento di ogni paese Obama perorera' causa attacco a Siria al G20 di San Pietroburgo Obama ha affermato che l'attacco con armi chimiche a Damasco il 21 agosto e' stato il peggiore del XXI secolo, "per questo ho deciso che gli Usa effettueranno un intervento armato limitato in Siria senza truppe sul terreno". "Mi sto preparando a dare l'ordine", ha aggiunto.

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